SOLE A KABUL
Ho lasciato la mia terra per portar la pace con la guerra,
sentimento d’obbedienza, ma al ritorno mi sposerò;
Sento la mia vita partire, tra le braccia il mio fucile,
per cercare di restare vivo in questa realtà.
Il mio tempo si consuma lentamente, tra medaglie e le stelle,
sono servo dello Stato o un eroe sulla pietra?
Pedina di un gioco più grande di me,
sono morto per la patria, ma non ne sono il re.
Sole a Kabul, splende su di me, ricordi di un sorriso passato,
guardo solo sabbia e fango.
Corona d’alloro che presto ingiallirà
su qualche altare officiale o scalinata in città.
Sole a Kabul, piove su di me, il mio sangue muove pensieri,
scorre sulla bandiera.
Corona d’alloro che presto ingiallirà
su qualche altare officiale o scalinata in città.
Sono morto per la patria, ma non ne sono il re.
Il mio onore, la mia gloria ed una bara da avvolgere.