POLVERE
Canzone dedicata ad Enzo Tortora
Parole, scoccate come frecce
per trafiggermi l’anima.
Il destino incontrò ingiustizia e falsità.
Abituarsi a non sentire
ferite sul cuore.
Io che ho speso la vita
per intrattenere la vostra.
Dopo il fuoco la cenere,
l’innocenza parlò di me.
L’abbandono avvolse la mente,
il mio nome mi condannò;
il silenzio non mi salvò.
Ora la mia faccia non piange più,
ora la mia voce non parla più,
ora il mio corpo è polvere
negli occhi di chi non mi guardò.
Il silenzio non mi salvò.
“
Dunque, dove eravamo rimasti?
Io sono qui anche per parlare
per conto di quelli che parlare non possono,
e sono molti e sono troppi;
sarò qui, resterò qui anche per loro.”