IL MIO RICORDO
Sai... Io non ti ho mai conosciuto, e forse, anche se avessi potuto, non avrei voluto!
Scrivo canzoni perchè per ora mi vengono dal cuore, e poi chissà...!
Penso di aver imparato, scoprendolo poco a poco, il tuo stile, e mi sono affezionato.
Ecco perchè canzoni come "Genova" e "Pane e terra". Mi sono venute fuori spontaneamente.
La prima l'ho scritta per noi genovesi, la seconda per far capire che comunque qualcosa bisogna fare oltre a sognare.
Così ho cercato di mettere insieme tutte le informazioni che avevo su di te,
ed ecco che è nata "Il mio ricordo", dedicata a te. Parla di te, ed è per te.
E forse se si crede che nel mondo del buon Dio non esiste l'inferno,
spero che ti sia piaciuta e magari che mi aiuti un pochino.
Grazie!
Emanuele Ravera
Poche parole che spiegano cose accadute ormai,
riflessi di storia o racconti in gloria di grande dignità.
Ricordi Carlo Martello e sfortunato Piero il Soldato,
tra accordi suonati e ideali cantati la poesia è già qui.
Luce d’argento che illumina le note
Cantavi l’esistenza di noi
Hai lasciato il ricordo di profumi del mare
E di fiori sbocciati al sole.
Sigaretta accesa, chitarra accordata e già parli di Dio,
con quell’aria scazzata, ma non imbronciata
che fa parte di te.
E poi la tua ironia sollevava grandi perché,
fra tanti mestieri e battaglie di ieri, il tuo estro fiorì.
Luce d’argento che illumina le note
Cantavi l’esistenza per noi.
Hai lasciato il ricordo di profumi del mare
E di fiori sbocciati al sole.
E ora guardo il ricordo di strofe famose,
ripetute da te.
Tra straccioni, barboni, drogati e donnacce che popolano la città.
E poi quei benpensanti, brutta piaga lo sai;
tra riflessi di gioia e tante vittorie
sostieni le verità.
Luce d’argento che illumina le note
Cantavi l’esistenza per noi.
Hai lasciato il ricordo di profumi del mare
E di fiori sbocciati al sole.
Ma sin troppo sincero che una dama in nero
Un bel giorno arrivò.
Ti prese per mano in un mese di freddo
E mai più ti riportò.
Ma se è vero che il tuo ricordo vive dentro di noi.
E allora spero che ascolti e canti e suoni come facevi quaggiù.
Luce d’argento che illumina le note
Cantavi l’esistenza per noi.
Hai lasciato il ricordo di profumi del mare
E di fiori sbocciati al sole.